Imprenditoria femminile in Italia: un trend in continua crescita

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Le storie di imprenditoria femminile in Italia continuano a registrare un successo sempre maggiore.  Questo dato è senza dubbio legato ad alcune caratteristiche tipiche di noi donne:
  • forza di volontà;
  • capacità di organizzazione;
  • intelligenza creativa;
  • sensibilità. 
Per noi, infatti, la spinta a fare impresa, oltre che per valorizzare le nostre competenze professionali, nasce soprattutto dal desiderio di concretizzare il talento e la passione per qualcosa di bello e utile.  In altre parole, realizzare i nostri sogni per noi stesse e la collettività. Questo trend è in continua crescita: nel quinquennio 2014-2019, le imprese con a capo una donna sono aumentate dieci volte più velocemente rispetto a quelle guidate da uomini (fonte: Unioncamere – IV Rapporto sull’imprenditorialità femminile). Per molto tempo, però, al momento dell’ingresso nel mondo del lavoro, abbiamo subìto il peso di alcuni stereotipi culturali, e l’inadeguatezza del sistema a favorire la conciliazione dei nostri tempi di vita personali, familiari e lavorativi. La nuova tendenza in salita è, invece, la testimonianza incoraggiante e incontrovertibile della nostra spinta sempre più forte a colmare questa contraddizione. 

Incentivi e agevolazioni per l’imprenditoria femminile

Negli ultimi anni il governo italiano ha varato diverse misure via via più consistenti per sostenere e promuovere l’imprenditoria femminile: si tratta di una serie di incentivi e agevolazioni a beneficio di aziende e società guidate o composte da una maggioranza di donne. Queste misure, oltre a garantire un sostegno concreto all’avvio di progetti di auto-impiego, ci hanno riconosciuto il ruolo sempre più determinante di risorse intellettuali e soggetti attivi nello sviluppo economico e sociale del paese. Infatti, incoraggiare e agevolare iniziative imprenditoriali rosa è diventato un obiettivo prioritario per l’interesse dell’intera nazione. Così quest’anno, con la Legge di Bilancio 2021, il Ministero dello Sviluppo Economico ha istituito il Fondo a sostegno dell’impresa femminile, un’iniziativa con caratteristiche senza precedenti. È una dotazione di 20 milioni di euro, erogati attraverso contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati, e voucher per corsi di comunicazione, marketing e servizi di assistenza tecnica e gestionale.  Oltre che per le start-up, il fondo prevede importanti misure a sostegno delle imprese femminili costituite da oltre 36 mesi.  Tra queste, le numerose erogazioni a fondo perduto per il rafforzamento del circolante rappresentano anche uno strumento particolarmente prezioso per fronteggiare la crisi causata dall’emergenza sanitaria tuttora in corso. Fonte: Startupitalia – Nasce il fondo a sostegno dell’impresa (tutta) al femminile

Promozione della cultura imprenditoriale femminile in ambito tecnologico

L’istituzione del Fondo a sostegno dell’impresa femminile ha quindi molteplici finalità: oltre a garantire il necessario incentivo allo sviluppo di idee di imprenditoria femminile con una particolare vocazione tecnologica, mira alla promozione della cultura e dei valori dell’imprenditorialità tra le donne. Questo perché, nonostante il trend positivo, le donne che decidono di avviare un’impresa in Italia, specialmente in ambito tecnologico, sono ancora una minoranza, rappresentando soltanto poco più di un quarto del totale delle forze imprenditoriali (26,6%) Fonte: CNA – Le Donne che fanno impresa 

Ridefinire il futuro dell’imprenditoria femminile

Immaginiamo quindi un futuro sempre più animato da role model femminili capaci di ispirare e stimolare altre donne a scrivere storie vincenti di imprenditoria. Infatti, sostenerci a vicenda nell’affermazione in ogni ambito sociale, lavorativo e istituzionale, animate da un produttivo spirito di squadra, è la chiave per un successo più grande e duraturo. In questo processo, noi donne abbiamo un grande vantaggio: la capacità di trasformare le difficoltà in opportunità, l’attitudine a fare anziché lamentarci, la capacità di inventarci un lavoro dove non c’è, sono già nel nostro DNA.
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