Tra la fine degli anni 80 e l’inizio degli anni ‘90 lo stile grunge ha stravolto il mondo, contaminando la moda globale, frutto dell’estetica caratteristica di quel genere musicale di cui i Nirvana di Kurt Cobain sono stati gli iniziatori. Conosciamolo meglio.
Che lo stile anni ‘90 sia tornato di moda è ormai certo. Lo abbiamo approfondito nell’articolo dedicato allo stile anni ‘90, ricordando quelli che sono stati senza dubbio il periodo d’oro per la moda, tra top model e stile rivoluzionario, spensierato e ribelle, per l’appunto quello grunge.
Ma dove e come nasce esattamente lo stile grunge e come si colloca nel panorama del costume e della moda? Partiamo dalle origini: lo stile grunge musicale nasce in America occidentale, tra la fine degli anni ottanta e l’inizio degli anni novanta, come segno di ribellione alle problematiche della società. In poco tempo ha preso il sopravvento anche sullo street style, presentando un’immagine disillusa e ribelle, in fuga dai fasti lussuosi tipici degli anni ‘80, ai quali viene preferita un’estetica più povera.
Questo modo di vestire è dunque il riflesso dello stile musicale nato a Seattle, negli Stati Uniti. Per i Nirvana, la band che ha segnato la nascita di questo stile e lo ha imposto a livello internazionale, la forza della musica è proprio la maniera per esternare l’angoscia e il malessere della società. Successivamente, altre band come per esempio i Pearl Jam, hanno contribuito ad ammorbidire il grunge, rendendolo più accessibile musicalmente e più popolare.
Il mondo occidentale di quegli anni viene bombardato di input da un’industria culturale particolarmente vivace: il mondo dello spettacolo e dell’arte danno vita così a tendenze molto diverse tra loro che, di rimando, generano una moda che è un melting pot di numerosi stili, spesso opposti.
In quel decennio, dunque, si mette in atto quello che nei precedenti decenni veniva sentito e vissuto solo in modo confusionario: è proprio questo il periodo in cui lo stile diventa l’identificazione di appartenenza a un determinato ambito socio-culturale, principio che sopravvive ancora oggi, forte più che mai.
Nonostante il movimento grunge non sia sopravvissuto a lungo, così come alcuni dei suoi pionieri videro tramontare la propria carriera già nella prima metà degli anni 90, la prima estetica “grunge”, quella autentica, ha segnato in modo indelebile la storia del costume e della moda internazionale, offrendo ciclicamente spunti a stilisti, designer e brand di moda nei decenni a seguire.
Per capire davvero lo stile grunge è indispensabile cercare foto e video di archivio degli artisti e delle band musicali che l’hanno rappresentato, addentrandosi così davvero nell’estetica di quel periodo.
Tra gli stili che hanno dominato la scena degli anni ’90, proprio band come Nirvana, Pearl Jam e Hole hanno reso mainstream uno stile fatto di maglioni sformati, jeans strappati e capelli spettinati, diventando icone e modelli del grunge.
Il loro stile è solo apparentemente “trasandato”, casuale e per nulla studiato, e per questo motivo ha rappresentato una vera e propria “non-moda”.
Gli elementi caratteristici di un tipico look grunge sono:
camicie in flanella;
jeans oversize, sformati e usurati;
scarpe e anfibi usati;
t-shirt grafiche e slavate;
tessuti in denim,
e qualsiasi capo di abbigliamento che annullasse le forme e la silhouette del corpo, enfatizzando invece un look pratico e funzionale, dai toni scuri e composto da materiali di pesi e fatture “discordanti”.
Proviamo adesso, a distanza di qualche decennio, a riproporre lo stile grunge in modo contemporaneo, ma restando più possibili fedeli ai suoi canoni originali, senza snaturarlo.
Se è davvero lo stile grunge quello che vuoi ricreare, puoi indossare dei jeans vintage, che siano slavati, effetto “usurato”, possibilmente strappati sulle ginocchia.
Iconica la camicia a quadri, rigorosamente:
in flanella d’inverno;
in cotone in primavera;
in estate da tenere aperta (o semi abbottonata).
Sotto la camicia potrai indossare una t-shirt da far intravedere, e dovrà avere preferibilmente delle stampe o delle grafiche, vestibilità mai slim, ma ampia, meglio ancora se oversize. Un maglione o una felpa delave da portare in vita è un elemento caratteristico, più che per l’uso che ne potrai fare, soprattutto perché renderà il tuo outfit occasionale, casuale e poco studiato.
In alternativa ai jeans, potrai indossare una gonna corta o degli shorts, sotto ai quali dovrai abbinare calze scure. Le felpe da uomo, quelle rubate dall’armadio del “fidanzato” non possono assolutamente mancare nel guardaroba di una donna che desidera riproporre un look grunge.
Ai piedi, senza dubbio, gli anfibi, sia allacciati che slacciati, ancora più effetto “casuale”. La scarpa non dovrà essere vistosa, la marca non è assolutamente obbligatoria, anzi, un marchio troppo vistoso renderebbe l’outfit poco credibile.
Anche le borse sono un accessorio fondamentale nella definzione di un look grunge: hanno infatti il compito di arricchire l’outfit ma senza stravolgerlo. Al via quindi alle borse in ecopelle con effetto invecchiato, alle patch, alle pelle “consumata”, e alle lunghe tracolle, ma anche i secchielli crochet, semplici e morbidi, monocolore, che sembrano presi dall’armadio della propria madre.
Ecco alcune soluzioni pensate da JNH per ottenere un perfetto stile Grunge.
Per la donna:
Per l’uomo:
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